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Scompenso cardiaco: la cardiologia del Papa Giovanni fa scuola in Iran

I cardiologia del Papa Giovanni XXIII Michele Senni, Attilio Iacovoni e Alice Calabrese e Antonello Gavazzi della Fondazione per la ricerca Ospedale di Bergamo (FROM)sono intervenuti all' International Iranian Heart Failure Summit, che si è tenuto all' Università Shahid Beheshti di Tehran dal 4 al 6 maggio scorsi.

I loro contributi hanno riguardato la prevenzione e lo scompenso cardiaco acuto (Antonello Gavazzi), lo scompenso cardiaco a funzione sistolica preservata, i nuovi farmaci e il trattamento interventistico dell' insufficienza mitralica con mitral clip (Michele Senni), le assistenze ventricolari (Attilio Iacovoni), il valore dell?ecocardiografia nella diagnostica con test da sforzo dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata e nelle cardiomiopatie (Alice Calabrese).

L'appuntamento iraniano è un convegno internazionale sullo scompenso cardiaco dedicato ai cardiologi provenienti principalmente da Iran e Turchia e ha lo scopo di informare sullo stato dell' arte in tema di prevenzione, diagnosi e trattamento di questa malattia, la cui prevalenza sta aumentando rapidamente anche nei Paesi arabi.

La collaborazione tra Bergamo e Teheran è iniziata fin dalla prima edizione del convegno nel 2007, quando l'allora direttore della Cardiologia dell'Ospedale di Bergamo, Antonello Gavazzi era stato invitato a dare il proprio contributo scientifico come rappresentante della Società Europea di Cardiologia. Da allora Gavazzi non ha mai mancato l'appuntamento biennale in Iran e Babak Sharif Kashani, coordinatore scientifico del Congresso, ha partecipato nel novembre del 2014 al Convegno internazionale sullo scompenso "Heart Failure at Crossroads" organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini a Bergamo. In quell'occasione in professore iraniano aveva anche visitato l'Ospedale Papa Giovanni XXIII, rimanendo particolarmente colpito dalla struttura, dall'architettura e dall'organizzazione del lavoro.