PAOLA ANNA ERBA

Attività lavorativa 
Direttore del reparto di Medicina Nucleare dal 1° settembre 2022, Anna Paola Erba è professore associato di Medicina Nucleare, affiliata al Dipartimento di medicina e Chirurgia dell'Università di Milano Bicocca ed al Dipartimento di Medicina Nucleare e Imaging Molecolare dell'University Medical Center Groningen (Olanda). Dal 2002 ad agosto 2022 è stata Ricercatore e Professore Associato in Medicina Nucleare presso il dipartimento di Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina lavorando presso il Centro Regionale di Medicina Nucleare dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa. È stata anche vice-direttore della Scuola di Specializzazione in medicina nucleare dell’Università di Pisa dal 2016 al 2022.

Formazione e specializzazioni
Si è laureata nel 1998 alla Facoltà di Medicina dell'Università dell'Insubria di Varese, poi ha conseguito la Specializzazione in Medicina Nucleare presso l'Università di Pisa nel 2001, in Biochimica Clinica presso l'Università di Roma Tor Vergata nel 2014 ed un dottorato di ricerca in "Imaging Cardiovalscular Infection" all'University Medical Center Groningen, Olanda nel 2013.

Collaborazioni 
E' membro attivo dell'Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN) e dell'Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM) dove attualmente ricopre il ruolo di Education Chair della European School of Multimodality Imaging and Therapy ESMIT) e Presidente eletto EANM 2023-2025.
È stata premiata con un Pfizer Independent Education Grant 2020-2021 dal titolo "European Increasing Awareness of Nuclear Scintigraphy in Cardiac Amyloidosis (EURO-LEARN)". All'interno di EANM è anche a capo del WP2 del progetto Erasmus + "RadioLigand Theraphy (RLT) Academy" e membro del consorzio INTERACT-EUROPE - Innovative collaboration for Inter-specialty cancer training across Europe - EU4Health Programme (EU4H). È docente e consulente dell'AIEA.  
Durante la sua carriera ha promosso diversi studi clinici interdisciplinari, creando una rete di giovani e talentuosi ricercatori con colleghi locali, nazionali e internazionali per tracciare percorsi efficaci per raggiungere visibilità internazionale e costruire reti nazionali e internazionali con attività congiunte, pubblicazioni e brevetti.  

Attività didattica e di ricerca 
È autore di 4 tesi di laurea, più di 170 articoli scientifici originali (Scopus H index 36, 6486 citazioni - aggiornamento: ottobre 2022) e/o case report pubblicati su riviste internazionali peer-reviewed, circa 150 abstract in atti congressuali e relatori invitati a diversi convegni scientifici nazionali e internazionali. Curatore di 4 libri e 60 capitoli di libri.

Principale casistica trattata e tecnologie adottate 
Le sue attività di clinica e ricerca includono la diagnostica delle patologie infettive ed infiammatorie e delle patologie oncologia nonchè le nuove terapie personalizzate e di combinazione. La sua principale area di interesse sono le infezioni cardiovascolari, un campo in cui il suo lavoro ha portato all'introduzione dell'imaging multimodale nelle linee guida cliniche dell’endocardite infettiva e degli impianti di “Cardiovascular Implantable Electronic Device (CIED).  
In oncologia, la sua area di ricerca è rappresentata dalla validazione di nuovi target con anticorpi e small molecules anche mediante conduzione di studi traslazionali in fase clinica.  
Più recentemente, la sua ricerca si è concentrata sull’impiego delle tecniche di imaging molecolare come strumento per la "medicina personalizzata".  
Ha condotto studi sul carcinoma midollare della tiroide, che hanno permesso di sviluppare un nuovo radiofarmaco per questo raro cancro.  
Il suo lavoro in pazienti con carcinoma oligometastatico ha dimostrato il ruolo fondamentale dell'imaging per la gestione e la prognosi dei pazienti.  
Ha fondato la prima "National Oligometastatic BioImaging Bank" che mira a identificare biomarcatori di imaging per far progredire la comprensione del cancro oligometastatico attraverso la descrizione quantitativa delle proprietà anatomiche, fisiologiche e biochimiche della malattia mediante l'imaging multimodale e la sua integrazione/fusione dei dati con la patologia (fenotipizzazione di malattia attraverso l’imaging). Queste attività sono tuttora oggetto di alcuni studi di ricerca supportati da progetti finanziati sia nazionalmente sia internazionalmente.