Nell’adempimento del nostro compito istituzionale di promozione della salute, abbiamo attivato un percorso specifico per le vittime di violenza che si rivlgono ai nostri servizi e sosteniamo varie iniziative di contrasto alla violenza, con particolare riferimento alle violenze di genere e quelle contro i minori.
Cosa fare se si subisce violenza
In caso di emergenza sanitaria contatta il 112 o recati in Pronto Soccorso. Qui il nostro personale valuterà la situazione ed eventualmente coinvolgerà i colleghi del PS Pediatrico, dedicato ai minori, e valuterà l’invio al PS Ostetrico-Ginecologico. All'interno del percorso è previsto il coinvolgimento di vari professionisti sanitari e sociali per la valutazione, la cura e l'assistenza della persona e la loro protezione, anche mediante il collocamento in sedi idonee.
Se non vi è emergenza sanitaria, le persone vittime di violenza o maltrattamenti (o che temono di esserne a rischio o che ritengano che vi siano delle situazioni a rischio per dei minorenni) possono rivolgersi ai Consultori familiari di Bergamo o Villa D'Almè, che attraverso i loro operatori:
- accompagnano la vittima nel percorso di consapevolezza dei propri diritti
- garantiscono un sostegno di tipo sanitario, sociale e psicologico in base al tipo di violenza subita (fisica, sessuale, psicologica, economica)
- garantiscono la presa in carico in un’ottica multiprofessionale
- in accordo con la vittima, si adoperano per la protezione attraverso interventi in rete con le strutture di tutela
- concordano con la vittima e i servizi del territorio un progetto di emancipazione personale
- collaborano con l’Ospedale Papa Giovanni per la presa in carico di situazioni segnalate dal pronto soccorso e dai reparti, le reti antiviolenza presenti sul territorio, i servizi sociali e il Centro per il Bambino e la Famiglia di Bergamo
Se è richiesto un supporto psicologico, le vittime e/o nuclei familiari connotati da violenza di genere possono trovare assistrenza anche al Centro per il Bambino e la Famiglia di Bergamo. Qui sono previsti anche dei percorsi rivolti a uomini con problemi di gestione della reattività, su accesso spontaneo o su invio dell'Autorità giudiziaria