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Sede di Borgo Palazzo: avviati i cantieri per ampliare la Casa di Comunità e la Centrale Operativa Territoriale

L’ASST Papa Giovanni XXIII ha avviato nuovi cantieri, presso la sede di via Borgo Palazzo a Bergamo; cantieri che riguarderanno tre padiglioni storici del complesso sottoposti a tutela dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia. Gli interventi sugli edifici, ad oggi dismessi, prevedono il consolidamento strutturale, la riorganizzazione dei lay-out interni e il rifacimento delle facciate, della copertura e degli impianti, con l’obiettivo di ampliare i servizi della Casa di Comunità e della Centrale Operativa Territoriale

La Casa di Comunità si doterà di nuovi spazi per ambulatori e studi medici specialistici che verranno ubicati nel padiglione 5 “Ventriglia femminile”. I lavori sono finanziati da fondi PNRR, per un importo di € 1.410.000, e verranno eseguiti sotto la direzione dell’architetto Federica Battaglia di Bergamo sulla base di un progetto redatto dal raggruppamento avente come capogruppo Mascheroni e Associati s.r.l. La durata dei lavori prevista è di circa un anno. 

Sede Nini da FanoSarà oggetto di intervento anche il padiglione 3 “Ventriglia maschile” che ospiterà la nuova Portineria, gli spazi per la continuità assistenziale (ex Guardia medica) e studi e ambulatori del servizio della Neuopsichiatria infantile. L’intervento, per un valore di 1 milione di €, è finanziato con fondi di Regione Lombardia. Il progettista e direttore dei lavori è l’architetto Antonio Gonella di Bergamo. La durata dei lavori prevista è di circa 300 giorni. I lavori saranno realizzati dall’impresa Perico Renato S.r.l. con sede in Villa di Serio.

Al termine dei lavori che interessano il padiglione 2 “ex alloggio parroco”, negli spazi ristrutturati dello stesso verranno ubicate le attività della Centrale Operativa Territoriale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Il finanziamento è di € 461.000, sempre sostenuto dai fondi PNRR. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto dei lavori è la Vitali Luigi s.r.l. con sede in Zogno (BG). La Direzione Lavori è stata assunta dall’architetto Federica Battaglia, sulla base di un progetto redatto dal Raggruppamento avente come capogruppo Mascheroni e Associati s.r.l. La durata prevista del cantere è di circa 180 giorni.

Al termine di questa prima tranche di lavori partirà la fase due, grazie a ulteriori fondi pari a 1,456 milioni di €, stanziati da Regione Lombardia, per i lavori di consolidamento e adeguamento antisismico di altri tre padiglioni: il padiglione 1, che ospita l’attuale portineria e che i bergamaschi sono abituati a vedere all’ingresso della Casa di Comunità, ed i padiglioni 16 e 20. Le attività di progettazione e direzione lavori sono state assunte dallo studio C-Spin di Grassobbio (BG).  È di circa 15 mesi la durata prevista per questo intervento. 

Sono invece già in fase avanzata i lavori per l’allacciamento alla rete del teleriscaldamento, finanziati da A2A Energia S.p.A. I lavori sono iniziati a metà novembre e termineranno entro la fine dell’anno; a quel punto sarà possibile allacciare alla rete del teleriscaldamento tutte le utenze presenti presso la sede di Borgo Palazzo. La rete di teleriscaldamento presenta diversi vantaggi (sia di natura economica che ambientale) rispetto all’attuale fornitura con gas naturale:

  • risparmio economico sulla fornitura del vettore energetico, nella misura del 15% circa; 
  • minori emissioni di gas serra in atmosfera a livello locale; 
  • minore richiesta di interventi manutentivi. 

Alessandro FrigeniIl Direttore dell’Unità Gestione Tecnico Patrimoniale, l’architetto Alessandro Frigeni sottolinea: “Ringrazio innanzitutto il team dei collaboratori tecnici che si sono impegnati con entusiasmo e competenza nello sviluppo di questi progetti: l’ingegnere Mauro Sertori, l’architetto Federico Marchini, l’architetto Roberto Fratus e l’ingegnere Alessandra Cardani. Un lavoro di squadra che ha visto coinvolti diversi studi di progettazione altamente qualificati  e che ci ha consentito di avviare in breve tempo tutti questi interventi di ammodernamento e di adeguamento normativo e funzionale di edifici che oggi sono dismessi e non utilizzati, per un investimento complessivo stimato in circa 4,5 milioni di Euro. Un compendio (quello di Borgo Palazzo) che, anche per le sue caratteristiche architettoniche, è ancora oggi impresso nella memoria storica della comunità bergamasca, che ne rammenta la pluridecennale funzione di ospedale psichiatrico. Grazie a questi nuovi interventi prosegue quindi il programma pluriennale di recupero, riqualificazione e riutilizzo (le cosiddette “3 R”) del patrimonio immobiliare dell’Azienda; un programma che è stato avviato diversi anni or sono e che, per quanto riguarda la sede di Via Borgo Palazzo, può dirsi ormai a buon punto, dal momento che, al termine dei lavori che sono stati avviati in questi giorni, quasi il 90 % della volumetria appartenente al compendio in questione, potrà essere considerata adeguata ai requisiti ediilizi e impiantistici previsti dalla normativa vigente”   

Il Direttore socio sanitario, Simonetta Cesa, aggiunge: “Al termine di questi lavori l’assetto della Casa di Comunità permetterà di avviare ciò che stiamo progettando per implementare ulteriormente tutti i servizi di prossimità. Con i nuovi padiglioni andiamo a dare nuovi spazi ad un’area di accoglienza, con il Punto Unico di Accesso e i servizi amministrativi, ma anche gli Infermieri di Famiglia e Comunità. Inoltre, troveranno spazio anche nuovi ambulatori specialistici e di Continuità Assistenziale”.

Il Direttore generale Maria Beatrice Stasi conclude: “A pochi giorni dalla presentazione del bilancio di mandato delle attività realizzate negli ultimi cinque anni dall’attuale Direzione strategica, aggiungiamo oggi un ulteriore capitolo. Ringrazio l’Ufficio tecnico e la Direzione socio sanitaria per l’impegno costante nel rendere concrete le opportunità che oggi arrivano dal PNRR e dalle risorse per l’edilizia messe a disposizione da Regione Lombardia. Questa capacità di gestione, pianificazione e implementazione è uno dei tratti distintivi del ruolo che il DM77 ci ha affidato e che vedrà nei prossimi anni l’ASST Papa Giovanni XXIII come soggetto-cardine per l’erogazione e l’armonizzazione dell’offerta dei servizi sanitari, socio sanitari e sociali, insieme a tanti partners tra cui gli Enti locali, il mondo del volontariato e il terzo settore”. 

Foto di gruppo

 

 

Un regalo di Santa Lucia: arriva la «Casa degli Adolescenti»  
Casa degli adolescentiGrazie a una cospicua donazione di una famiglia bergamasca, ecco che arriverà la nuova “Casa degli Adolescenti”. Sono, infatti, in corso le attività di progettazione di un nuovo centro semiresidenziale e ambulatoriale per l’intercettazione e la cura del disagio psichico negli adolescenti e nei giovani, gestito dal Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze della ASST Papa Giovanni XXIII grazie alla professionalità delle strutture di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e di Psichiatria. Verrà realizzato con lo scopo preciso di gestire anche la problematica dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nella fascia d’età che parte dalla preadolescenza, garantendo una presa in carico che prosegue fino alla giovane età adulta. Il nuovo centro sarà ospitato nel padiglione del complesso di Borgo Palazzo in passato adibito a cucina dell’allora ospedale psichiatrico ed attualmente inutilizzato. L’intervento in corso di progettazione prevede la completa ristrutturazione di tutto l’edificio e precisamente: il consolidamento statico, il restauro delle facciate, la ristrutturazione interna ed il rifacimento degli impianti.

Il Direttore generale Maria Beatrice Stasi commenta «Questo è un vero regalo di Santa Lucia. Le funzioni che verranno ospitate dopo i lavori nella Casa degli adolescenti sono più che mai urgenti e attuali.  Riguardano l’intercettazione e la cura del disagio psichico negli adolescenti e nei giovani. La loro sofferenza è evidente e sapere che nascerà un luogo di ascolto e di cura mi riempie di gioia, consapevole di quanto oggi il disagio mentale sia una sofferenza trasversale, che riguarda la società intera»