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Covid, un anno dopo. La Presidente del Senato scrive al Papa Giovanni

Immagine rimossa.Immagine rimossa.E' arrivata in questi giorni dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati una lettera indirizzata al Direttore generale del Papa Giovanni XXIII, alla vigilia della prima Giornata nazionale del personale, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita dal Parlamento lo scorso novembre, con la legge n. 155, per il 20 febbraio, in ricordo del giorno in cui all'Ospedale di Codogno venne individuato il "paziente uno" in Europa.

La Presidente Casellati ha fortemente voluto l'istituzione di questa giornata ritenendola "un momento di grande valenza simbolica per consentire al nostro Paese di esprimere il suo grazie ai tanti camici bianchi che ancora una volta, nel corso di questa drammatica pandemia, ci hanno offerto una straordinaria prova di coraggio".

Una giornata che nelle intenzioni della Presidente del Senato avrebbe dovuto avere il suo fulcro proprio all'Ospedale di Bergamo, con una mattinata di incontro e di racconto, con protagonisti, oltre alla Senatrice Casellati, gli operatori del Papa Giovanni XXIII. L'instabilità politica e la perdurante emergenza sanitaria ha poi costretto a rivedere i piani e a cancellare l'evento già fissato per sabato 20 febbraio all?Ospedale di Bergamo, in collaborazione anche con la SIAE.

"La Presidente del Senato ha sempre dimostrato vicinanza e affetto a Bergamo già nelle prime fasi dell'emergenze, quelle più drammatiche per il Papa Giovanni - ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII -. Ad aprile mi aveva telefonato portando la gratitudine di tutta l'Italia al nostro personale e aveva destinato alla nostra azienda 25 mila euro a sostegno della lotta contro il Covid, somma tratta dal ricavato di iniziative di solidarietà promosse dalla stessa Presidente Casellati".

Lunedì 22 febbraio il Papa Giovanni ha ricordato l'inizio dell'emergenza, avviata formalmente lo stesso giorno di un anno fa con la prima convocazione dell'Unità di crisi.
Un ricordo simbolico, attraverso un adesivo, stampato grazie all'Associazione Aiutiamo Insieme Aps Uniti per Salute e Ambiente, sulle divise degli operatori con la frase "C'eravamo. Ci siamo. Ci saremo" a ricordare il ruolo fondamentale degli operatori sanitari - sempre - quando dall'altra parte ci sono persone malate".
Intorno alle 12 è stata anche trasmessa in filodiffusione, la canzone "Rinascerò, Rinascerai" di Roby Facchinetti, grande amico del Papa Giovanni che ha voluto essere presente all'ospedale di Bergamo in questa giornata così particolare.