Ha fatto tappa anche all'Ospedale di San Giovanni Bianco il ciclo di incontri programmati dal Direttore Generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi, per conoscere da vicino le strutture di cui si compone l'azienda e i suoi operatori.
Nel corso della mattinata di venerdì 18 gennaio la dg, che ha alle spalle un'esperienza pluriennale nella direzione di presidi di montagna, ha incontrato gli operatori dell'ospedale e nel pomeriggio alcuni amministratori locali della Valle Brembana.
La dg ha ribadito il ruolo dell'Ospedale di San Giovanni Bianco come parte integrante del Papa Giovanni XXIII, in una logica di hub and spoke: "In questi primi giorni del mio mandato sto incontrando le istituzioni e gli operatori dell'azienda e ho voluto dedicare un momento specifico a San Giovanni Bianco, che è oggi un presidio importante, con tutte le caratteristiche dell'ospedale di base e i servizi che servono a questo territorio: i poliambulatori, la dialisi, il day-hospital oncologico e interventi chirurgici eseguiti in sicurezza - ha spiegato Maria Beatrice Stasi -. Bergamo e San Giovanni Bianco vanno intesi come una struttura unitaria, nel rispetto delle reciproche vocazioni. Io non credo negli ospedali fotocopia e la nostra azienda, grazie a questi due presidi che si integrano tra di loro, riesce ad essere vicina ai cittadini e a dare una risposta a 360 gradi, intercettando i bisogni e offrendo servizi modulati su tutto il percorso di cura, accompagnando il paziente dalla fase diagnostica alla gestione dell'episodio acuto, fino alla fase di recupero a domicilio, in una logica di accoglienza, sicurezza e appropriatezza".
Quello con il sindaco di San Giovanni Bianco, Marco Milesi, il suo assessore Remo Veronese, il Presidente della Comunità montana Valle Brembana, Alberto Mazzoleni, e il presidente dell'Assemblea dei Sindaci dell'Ambito della Valle Brembana, Patrizio Musitelli, è stato un incontro conoscitivo, con l'obiettivo di proseguire il dialogo per dare risposte appropriate ai bisogni dei cittadini della Valle, portando a termine i progetti già in corso e sviluppandone di nuovi, anche sfruttando le nuove tecnologie.
"La telemedicina e la teleassistenza consentono agli ospedali di essere vicini ai cittadini senza chiedere ai pazienti o agli operatori di spostarsi - ha continuato Maria Beatrice Stasi -. Essere parte di una struttura di riconosciuta eccellenza come il Papa Giovanni è una grande opportunità per un ospedale di montagna, da cui possono derivare sinergie positive per tutta la comunità".