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Nominati 11 nuovi primari emeriti dell'Ospedale di Bergamo

Lunedì 19 novembre 2018, nel corso della serata “Nati per essere grandi. Dai maestri alla sanità 4.0” organizzato dalla ASST Papa Giovanni XXIII e dalla Fondazione per la Ricerca FROM, sono stati nominati 11 nuovi primari emeriti, direttori che si sono distinti per particolari meriti clinici, scientifici e organizzativi, contribuendo così alla crescita dell’Ospedale bergamasco.

A ricevere il riconoscimento sono stati nomi noti della medicina, anche di livello nazionale e internazionale: il neurochirurgo Francesco Biroli, lo psichiatra Massimo Biza, il neonatologo Angelo Colombo, il cardiochirurgo Paolo Ferrazzi, il cardiologo Antonello Gavazzi, il microbiologo Antonio Goglio, l’urologo Antonino Lembo, il dermatologo Lorenzo Marchesi, l’infettivologo Fredy Suter, il farmacista Gian Carlo Taddei e il pediatra Giuliano Torre. 

 

FRANCESCO BIROLI (nato a Bergamo il 15 maggio 1946)

Neurochirurgo, ha guidato la Neurochirurgia e il Dipartimento di Chirurgia del Sistema Nervoso e di Scienze Neurologiche dell’Ospedale di Bergamo dal 1998 fino al 2013, anno della pensione. Qui, molto prima, nel 1971, aveva iniziato la sua carriera, interamente trascorsa all’ospedale di Bergamo e durata 42 anni. «Colonna portante» dell’Ospedale è stato allievo di Valentino Cassinari, a sua volta primario emerito dell’Ospedale di Bergamo. Personaggio di altissimo profilo professionale, ma al tempo stesso schivo a livelli divenuti «leggendari». Grande appassionato del suo lavoro, ha eseguito 3.500 interventi neurochirurgici complessi come primo operatore, tanto da essere considerato nell’ambiente medico internazionale un maestro, in particolare nel trattamento dei tumori della base cranica.

 

MASSIMO BIZA (nato il 26 febbraio 1949)

E’ stato responsabile dell’ex ospedale psichiatrico per 7 anni, dopo averci lavorato per 15 anni prima come assistente poi come aiuto. Leader carismatico e competente, ha guidato la delicata fase di chiusura del manicomio e il passaggio all’istituzione dei servizi psichiatrici ospedalieri e di quelli territoriali. E’ stato direttore della Psichiatria dell’Ospedale di Bergamo per 10 anni, dal 1998 al 2008, anno della pensione, e Direttore del Dipartimento di salute mentale. È tutt’ora una figura di riferimento della psichiatria bergamasca, anche in ambito forense. 

 

ANGELO COLOMBO (nato il 18 dicembre 1940)

Ha guidato la Patologia neonatale dell’Ospedale di Bergamo dal 1986 al 2007. Con il suo arrivo, il reparto ha iniziato ad accogliere anche neonati critici da altri ospedali, incrementando notevolmente l’attività e la casistica. Numerose le innovazioni che ha introdotto, come l’ECMO nel 1994, facendo di Bergamo il primo centro in Italia a dotarsi di questa tecnologia. Ben presto guiderà un centro di riferimento nazionale per la cura dei neonati affetti da malattie terribili, come l’ernia diaframmatica congenita, che a Bergamo venivano operati, ieri come oggi, direttamente in Terapia intensiva neonatale. Uomo di rara signorilità, dotato di profonda umanità nei confronti dei genitori e di grande disponibilità nei confronti di tutto il personale, è stato un Maestro per tanti suoi collaboratori, molti dei quali oggi, a loro volta, dirigono Patologie neonatali italiani.

 

PAOLO FERRAZZI (nato il 16 agosto 1947)

Cardiochirurgo, è arrivato a Bergamo nel 1973 e ci è rimasto fino al 2013, salvo una piccola parentesi a Massa dal 1995 al 1999. Ha eseguito il primo trapianto di cuore nella storia dell’Ospedale di Bergamo, il terzo in Italia, nel novembre del 1985 e il primo trapianto cuore-polmone in Italia nel 1991. È stato pioniere della cardiochirurgia italiana insieme al suo maestro, Lucio Parenzan. Nella sua carriera ha eseguito più di 9 mila interventi cardiochirurgici in adulti e bambini, di cui più di 247 trapianti di cuore. È direttore dell’International Heart School, che ha formato più di 350 giovani medici provenienti da tutto il mondo, in particolare da aree in via di sviluppo, dove ha anche operato nell’ambito di programmi di solidarietà internazionale.

 

ANTONELLO GAVAZZI (nato il 17 gennaio 1948)

Ha guidato la Cardiologia dell’Ospedale di Bergamo dal 2000 al 2013, anno della pensione. E’ stato anche Direttore del Dipartimento cardiovascolare. Ha contribuito a fare dell’Ospedale di Bergamo un centro di riferimento, anche in campo internazionale, per le cure cardiologiche coniugate alla ricerca clinica, proseguendo questa attività tutt’oggi grazie alla collaborazione con la Fondazione di ricerca FROM, dove ricopre il ruolo di direttore medico dell’Unità per le sperimentazioni di Fase 1.

 

ANTONIO GOGLIO (nato l’11 settembre 1944)

Ha guidato la Microbiologia dal 1983 al 2011. Ha iniziato la sua carriera come Pediatra a Bergamo nel 1969, per poi trasferirsi in Uganda, dove si è occupato dei più piccoli per più di un anno. Tornato a Bergamo nel 1971, ha lavorato come assistente sia in Malattie infettive che in Microbiologia fino al 1983, quando è stato nominato direttore della Microbiologia, che ha contribuito a sviluppare fino a farla diventare un riferimento nazionale. Ha fondato un modello di lavoro nella gestione delle infezioni ospedaliere. Collaboratore dell'Istituto Superiore di Sanità, ha promosso lo sviluppo di Micronet, sistema per la rilevazione delle antibiotico resistenze.

 

ANTONINO LEMBO (nato il 1 marzo 1942)

Cresciuto nella Clinica urologica di Padova, è arrivato a Bergamo nel 1987 come direttore dell’Urologia, carica che ha ricoperto per 22 anni, fino al 2009, anno della pensione. È stato anche direttore del Dipartimento chirurgico. Ha introdotto nel reparto di Urologia dell’Ospedale di Bergamo la chirurgia oncologica e dell’uretra di alto livello con l’utilizzo delle tecniche più evolute. Ha saputo coniugare la capacità clinico-diagnostica e la tecnica chirurgica a spiccate doti managerali. Vero leader, è stato maestro anche di vita per tanti suoi collaboratori, e interlocutore fidato per tanti pazienti. 

 

LORENZO MARCHESI (nato il 9 maggio 1946)

Ha guidato la Dermatologia degli allora Ospedali Riuniti di Bergamo dal 2002 al 2012, anno della pensione. Ha trascorso tutta la sua carriera all’Ospedale di Bergamo, dove arrivò nel 1972. Dotato di grande competenza clinica, ha diretto con efficacia un team di professionisti impegnati in prima linea, in particolare nei confronti del melanoma maligno. Tale impegno clinico, sostenuto anche da una significativa attività scientifica, ha contribuito a qualificare il nostro ospedale tra i migliori centri nella diagnosi e nel trattamento della patologia neoplastica cutanea.

 

FREDY SUTER (nato il 25 gennaio 1946)

Bergamasco doc, nonostante il cognome ereditato dal nonno svizzero, inizia la sua carriera all’Ospedale di Bergamo nel 1999 come primario di Malattie Infettive, incarico che mantiene fino alla pensione, nel 2011. Oggi lavora ancora in Ospedale, in Hospice e sul territorio come medico palliatore convenzionato attraverso l’Associazione di Cure Palliative di Bergamo. Durante la sua carriera ha contribuito in modo significativo ad affrontare il problema emergente dell’AIDS nel nostro territorio. La sua competenza clinica e il suo tratto umano sono ben noti a tutti coloro (pazienti, medici e operatori sanitari) che lo hanno conosciuto.

 

GIAN CARLO TADDEI (nato il 24 ottobre 1953)

Ha guidato la Farmacia per 17 anni, dal 1999 al 2016. Ha riorganizzato la farmacia ospedaliera. Durante la sua direzione, infatti, sono stati introdotti all’Ospedale di Bergamo la farmacia delle sale operatorie e il sistema di farmaco-prescrizione informatizzato e confezionamento dei farmaci in monodose, sistema che ha consentito di ridurre drasticamente gli errori di somministrazione delle terapie, di dimezzare gli stock di reparto e di eliminare totalmente i farmaci scaduti, oltre a rendere il Papa Giovanni un modello per molte realtà sanitarie italiane. 

 

GIULIANO TORRE (nato il 30 agosto 1950)

Ha guidato la Pediatria di Bergamo dal 2002 al 2009, anno della pensione. Cresciuto professionalmente a Trieste, a Bergamo ha fondato il programma di medicina dei trapianti di fegato, polmone e intestino pediatrici, presto diventato un modello di qualità e innovazione nel mondo. Ha creato una scuola di eccellenti professionisti, dotati di competenze tecniche, empatia e capacità relazionali, che oggi formano una squadra in grado di gestire i grandi volumi di trapianti pediatrici eseguiti ogni anno a Bergamo.