I pazienti cardiopatici della Bassa Bergamasca e dell'Isola hanno da oggi un'opportunità in più. ASST Bergamo Ovest e ASST Papa Giovanni XXIII hanno siglato un'intesa per garantire, a chi debba sottoporsi a un intervento cardiochirurgico, la continuità di cura tra l'Azienda del territorio di riferimento e quella del capoluogo. Di fatto la convenzione dà vita a una rete che interessa metà provincia -in termini di popolazione si tratta di due terzi dei bergamaschi- oltre 720 mila cittadini, pazienti con malattie di cuore.
"La nostra Azienda ha una vocazione territoriale molto forte" spiega Elisabetta Fabbrini, direttore generale dell'Asst Bergamo Ovest- Se vogliamo davvero prenderci cura a 360° dei nostri pazienti, dobbiamo ricercare sinergie con strutture d'eccellenza nelle specialità che non abbiamo, come la cardiochirurgia. Rispettando la libertà di scelta del paziente, i nostri Cardiologi proporranno, quando necessario, un percorso di cura unitario che vedrà un iter diagnostico condiviso, un intervento al Papa Giovanni e la riabilitazione nella nostra struttura di Romano".
La Cardiochirurgia del Papa Giovanni, diretta da Lorenzo Galletti, diventa quindi l'interlocutore privilegiato della Cardiologia diretta da Paolo Sganzerla. Confronto sui casi, tempi certi e soprattutto, oltre alla stesura di protocolli condivisi con il Laboratorio di Emodinamica e Cardiologia interventistica, la possibilità di non perdere i rapporti con il proprio cardiologo di fiducia, che potrà accedere al nosocomio del capoluogo, fino in sala operatoria.
"In provincia la nostra è l'unica Cardiochirurgia, in una struttura pubblica. Grazie a una terapia intensiva dedicata e alla stretta collaborazione con le altre Unità del Dipartimento Cardiovascolare siamo in grado di trattare a livello di eccellenza tutte le patologie cardiovascolari, offrendo ogni possibilità di cura, fino al trapianto - ha dichiarato Carlo Nicora, direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII-. La collaborazione con l'Asst Bergamo Ovest è un passo nella giusta direzione per offrire percorsi integrati di diagnosi, cura e follow-up ai pazienti di un territorio più vasto".
Obiettivo dell'accordo tra le due aziende socio sanitarie territoriali bergamasche è l'ottimizzazione dei percorsi organizzativi, la riduzione dei tempi di degenza, soluzioni adeguate in tempi ragionevolmente rapidi e minori disagi possibili per l'assistito e i suoi familiari.
La collaborazione tra i professionisti della ASST della Bassa e quella del capoluogo provinciale non si limita alla presa in carico dei singoli pazienti. Sono previsti appuntamenti fissi per l'analisi congiunta di casi clinici, lo scambio di esperienze in ambito cardiochirurgico e l'elaborazione di protocolli condivisi per la gestione del paziente cardiochirurgico, prima e dopo l'intervento.