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Presentato il progetto di presa in carico del paziente oncologico

E' stato presentato questa mattina, 6 settembre 2022, all'Auditorium "Lucio Parenzan" dell'Ospedale di Bergamo e alla presenza della Vice Presidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, il progetto pro.F.U.M.O. (Progetto Follow Up Malato Oncologico), realizzato in collaborazione tra Papa Giovanni, ATS Bergamo, il D.I.P.O. (Dipartimento Interaziendale Oncologico Provinciale), le strutture pubbliche e private accreditate bergamasche coinvolte nell'erogazione di prestazioni a favore di malati oncologici e le associazioni di volontariato.

Il progetto mira a strutturare un percorso programmato di follow up, che includa prescrizione e contestuale prenotazione di visite ed esami diagnostici, sollevando i cittadini dalla ricerca e prenotazione delle prestazioni. I principali obiettivi dell'iniziativa riguardano l'esecuzione degli esami nei tempi previsti, la riduzione dei tempi di attesa, l'eliminazione di sovrapposizioni di prenotazione, l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse e il miglioramento dell'appropriatezza.

"Con la visita al Papa Giovanni XXIII - ha dichiarato la vicepresidente di Regione Lombardia - possiamo tracciare un primissimo bilancio sull'avvio di questo importante progetto. Le realtà coinvolte hanno aderito con grande entusiasmo, competenza, professionalità e, non ultimo, umanità. Un aspetto fondamentale nella cura del paziente oncologico. La presa in carico completa da parte degli ospedali consente di dare ai malati e alle loro famiglie maggiori certezze, fondamentali per garantire anche maggiore serenità nella quotidianità del loro percorso. Stiamo avendo un riscontro molto positivo dalle nostre strutture e proprio dai malati e questo ci convince ancor di più di aver intrapreso la strada giusta verso una sanità che guardi alla persona prima ancora che alla malattia".

La vicepresidente ha ringraziato Bergamo e tutte associazioni del territorio per aver aderito all'iniziativa, per un progetto che in questa provincia interesserà 50.000 pazienti nei prossimi cinque anni. Saranno in tutto 90.000 i pazienti presi in carico per la prima parte del progetto che ha riguardato, oltre Bergamo, anche Brescia, Lodi, Monza, Milano (Besta) e Cremona.

“Oggi abbiamo presentato il contributo che l’ASST Papa Giovanni XXIII ha dato al Dipartimento provinciale oncologico per rispondere alla richiesta di Regione Lombardia di attivare un progetto di presa in carico totale del paziente oncologico, che richiede la collaborazione di tutti gli erogatori, pubblici e privati e che prevede la prenotazione, a cura degli ospedali dove è stato eseguito l'intervento chirurgico, di tutte le prestazioni previste dal follow up – ha commentato Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII -. E’ una risposta che si inserisce all’interno di una logica di gestione provinciale dell'offerta diagnostica e che intende semplificare la vita al cittadino, che trova già prenotate tutte le prestazioni di controllo previste nel percorso di follow up necessario per la sua specifica patologia  In questo contesto la nostra azienda gioca un ruolo centrale, perché conta il maggior numero di dimessi oncologici in provincia di Bergamo e il maggior numero di visite ambulatoriali e MAC erogate a favore dei cittadini con il cancro. Il 23% di visite ed esami di follow up eseguiti nelle strutture sanitarie bergamasche, quasi 1 su 4, sono infatti eseguite all’Ospedale di Bergamo o all’Ospedale di San Giovanni Bianco. Per questo specifico progetto mettiamo a disposizione ogni settimana un centinaio di prestazioni ambulatoriali di follow up, in particolare per il tumore al seno e al colon-retto, tra l’Ospedale di Bergamo e quello di San Giovanni Bianco, con un'offerta che comprende Tac, risonanze magnetiche, ecografie, mammografie, visite specialistiche e prestazioni di endoscopia digestiva" 

“Il DIPO di Bergamo rappresenta una realtà territoriale complessa, con circa 7 presidi clinici, sia pubblici sia privati, che si occupano dei pazienti oncologici, e coinvolge una popolazione di più di un milione di persone e 32 mila pazienti in follow up oncologico, con un'incidenza di nuove neoplasie oncologiche ed ematologiche di circa 9 mila casi ogni anno – ha spiegato Carlo Alberto Tondini, Direttore del DIPO -. Obiettivo fondamentale del DIPO è quello di contribuire ad un'organizzazione territoriale integrata tra tutte le realtà sanitarie pubbliche e private presenti, al fine di offrire i migliori standard di cura e facilitare al massimo il percorso dei pazienti oncologici sia nelle fasi diagnostiche che in quelle terapeutiche”.

“Occuparsi del paziente onco-ematologico è un compito che deve abbracciare tutte le sue esigenze, accompagnandolo anche dopo il termine delle cure ospedaliere e nella programmazione dei controlli della malattia, la cosiddetta fase di follow-up – ha commentato Alessandro Rambaldi, Direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia del Papa Giovanni XXIII . Nel concetto di presa in carico del paziente onco-ematologico non devono esserci interruzioni, ma il percorso deve essere garantito nella sua interezza fino a guarigione ottenuta”.
 

Data creazione: 06 Settembre 2022
Ultimo aggiornamento: 07 Settembre 2022
Federica Belli - Ufficio comunicazione : comunicazione@asst-pg23.it