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Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità

Regolamento per la tutela  del dipendente che segnala illeciti

L'Azienda, col fine di valorizzare ed ampliare la tutela dei dipendenti che segnalano illeciti, ha adottato, con delib. n. 852 del 19/05/2016, uno specifico regolamento, attualmente  in fase di revisione.
 

La persona che nell’ambito del contesto lavorativo dell’ASST Papa Giovanni XXIII acquisisce informazioni su comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’azienda può effettuare una segnalazione, attenendosi a quanto disposto dal D.Lgs. 10 marzo 2023 n. 24 “Attuazione della direttiva UE 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.

 

Possono essere segnalati:

  • illeciti amministrativi, contabili, civili o penali
  • illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’UE o nazionali relativi ai settori:
  • appalti pubblici
  • servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo
  • sicurezza e conformità dei prodotti
  • sicurezza dei trasporti
  • tutela dell’ambiente
  • radioprotezione e sicurezza nucleare
  • sicurezza degli alimenti
  • salute pubblica
  • tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.

Possono altresì essere segnalati atti od omissioni come indicati all’art. 2, comma 1, lett. a) del d.lgs. n. 24/2023, riportati nella nota in calce alla presente pagina.

 

Possono effettuare una segnalazione scritta o orale delle informazioni sulle violazioni coloro che prestano la propria attività lavorativa presso l’ASST Papa Giovanni XXIII in qualità di:

  • dipendente
  • lavoratore autonomo
  • lavoratore o collaboratore di soggetto esterno all’azienda, che fornisce beni o servizi all’ASST
  • libero professionista e consulente
  • volontario e tirocinante
  • persona con funzioni di controllo e vigilanza

 

Le segnalazioni devono essere trasmesse attraverso i canali appositamente individuati e di seguito elencati:

  • canale interno all’ASST
  • canale esterno, gestito dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)
  • divulgazioni pubbliche
  • denuncia all’autorità giudiziaria o contabile.

La scelta del canale non è discrezionale, in quanto in via prioritaria è favorito l’utilizzo del canale interno.

Le segnalazioni interne devono essere effettuate mediante una delle sottoelencate modalità:

  • in forma scritta, mediante l’utilizzo dell’apposito modulo disponibile sul sito aziendale alla pagina corrente, da trasmettere al Responsabile della prevenzione della corruzione e della  trasparenza (RPCT) tramite:  e-mail (gvitalini@asst-pg23.it); posta ordinaria - la segnalazione deve essere inserita in due buste chiuse: la prima con i dati identificativi del segnalante, unitamente alla fotocopia del documento di riconoscimento, la seconda con la segnalazione. Entrambe devono poi essere inserite in una terza busta chiusa che rechi all'esterno "Riservata" e indirizzata al: Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’ASST Papa Giovanni XXIII, Piazza OMS, 1 24127 Bergamoa mano direttamente presso l’ufficio del RPCT
  • con modalità informatiche (non appena sarà attivata la piattaforma on-line)
  • orale, attraverso colloquio telefonico con il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (riferimenti al link: https://asst-pg23.it/amministrazione-trasparente/altri-contenuti-prevenzione-corruzione/responsabile-prevenzione-corruzione-trasparenza)
  • mediante un incontro diretto con lo stesso Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che dovrà essere fissato entro un termine ragionevole dalla richiesta del segnalante.

Qualunque sia il canale interno utilizzato per la segnalazione di comportamenti, atti od omissioni, è garantita la riservatezza della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione; anche nell’ambito del procedimento disciplinare, l’identità della persona segnalante non sarà rilevata. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità della persona segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza del consenso espresso della persona segnalante alla rivelazione della propria identità; la segnalazione è sottratta all’accesso agli atti amministrativi e al diritto di accesso civico generalizzato

.

Solo al ricorrere di una delle condizioni sottoelencate, è possibile effettuare una segnalazione esterna:

  • nessuno dei sopra indicati canali di segnalazione interna è attivo/attivato
  • il segnalatore ha già effettuato una segnalazione interna e la stessa non ha avuto seguito
  • vi sono fondati motivi per ritenere che, se venisse effettuata una segnalazione interna, alla stessa non sarebbe dato efficace seguito ovvero che la stessa segnalazione possa determinare rischio di ritorsione
  • vi sono fondati motivi per ritenere che la violazione possa costituire pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.

L’ANAC è il soggetto competente a ricevere le segnalazioni esterne.

La segnalazione ad ANAC può essere inviata tramite il portale dei servizi al seguente url: https://servizi.anticorruzione.it/segnalazioni/#/

Presunte ritorsioni, anche solo tentate o minacciate, devono essere comunicate esclusivamente ad ANAC alla quale è affidato il compito di accertare se esse siano conseguenti alla segnalazione, denuncia, divulgazione pubblica effettuata.

Nota:

  • Atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell'UE (art. 325 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea)
  • atti od omissioni riguardanti il mercato interno (art. 26, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), comprese le violazioni delle norme dell'UE in materia di concorrenza e di aiuti di Stato, di imposta sulle società e i meccanismi il cui fine è ottenere un vantaggio fiscale che vanifica l'oggetto o la finalità della normativa applicabile in materia di imposta sulle società (art. 2, co. 1, lett. a) n. 5)
  • atti o comportamenti che vanificano l'oggetto o la finalità delle disposizioni dell'UE nei settori sopra indicati.

 

Codice di comportamento: clicca qui

Data di pubblicazione: 01-12-2014
Data aggiornamento: 25-01-2024
Referente: Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza